Una risoluzione, approvata all’unanimità, sul programma Ue di un‘Europa a zero rifiuti
15/12/2014
Maria Giuseppina Drago
L’economia circolare diventa una priorità anche per l’Italia. La Commissione Ambiente del Senato ha approvato infatti, all’unanimità, nelle settimane scorse, una risoluzione sulla comunicazione della Commissione, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo ed al Comitato delle regioni, in tema di rifiuti, ovvero, un Programma per un’Europa a zero rifiuti.
L’obiettivo del Programma è quello di indirizzare l’Europa verso un’economia circolare; obiettivo che tra l’altro è stato posto al centro dell’agenda per l’efficienza delle risorse stabilita nell’ambito della strategia Europa2020 per una crescita intelligente e sostenibile, e che può apportare anche importanti benefici economici. Un utilizzo intelligente delle risorse vale anche e soprattutto per i rifiuti; difatti il riutilizzo di un prodotto che è arrivato alla fine del suo ciclo di vita fa sì che quel prodotto resti all’interno del sistema economico così da creare nuovo valore.
Il raggiungimento di tale obiettivo comporta chiaramente il mutamento nei metodi di progettazione e realizzazione dei prodotti, nei modelli di mercato e di impresa, nonché nei metodi di trasformazione dei rifiuti. Ciò significa che i prodotti dovranno essere realizzati in modo tale da prevedere la loro destinazione una volta che siano divenuti rifiuti; cosa che può accadere in molti modi, ad esempio realizzando prodotti che durino nel tempo; rendendo più efficienti le fasi di produzione ed uso delle materie prime, riducendo altresì il consumo dell’energia; creando un mercato di materie riciclate, nonché di prodotti che possano facilmente essere riutilizzati, riparati, ammodernati; prevedendo incentivi per quei consumatori che separano correttamente i rifiuti ed incoraggiando gli stessi verso un servizio di noleggio, prestito o noleggio dei prodotti anziché sul loro acquisto. Invero esistono già alcune politiche europee orientate nel senso di un’economia circolare, basti pensare alla legislazione UE dei rifiuti che, scoraggiando l’utilizzo della discarica, incentiva il riciclo ed il riutilizzo; od alla strategia sulla bioeconomia, che promuove l’uso sostenibile delle risorse biologiche e del riutilizzo dei rifiuti per la produzione di alimenti, energia e bioprodotti.
La Commissione europea intende raggiungere l’obiettivo di un’economia circolare, dimostrando, tra l’altro, sia i vantaggi che essa comporta, nell’ambito del programma di ricerca e innovazione dell’UE (Orizzonte 2020), incentivando progetti innovativi, e stimolando lo sviluppo delle competenze; sia favorendo uno sviluppo più circolare di prodotti e servizi; sia rafforzando l’applicazione della Direttiva sulla progettazione ecocompatibile, in modo da dar maggior risalto all’ uso efficiente delle risorse.