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Vivere in un ecovillaggio, si può anche in Italia***

Permettere alle persone di vivere in un villaggio ecosostenibile, in Italia. È la mission di Silvia Pini. Ci è riuscita? Scopriamolo.

31/03/2016

Letizia Palmisano

Come nasce l’idea di Ecovillaggio? 

Ecovillaggio Montale è un complesso residenziale realizzato in provincia di Modena. Abbiamo deciso di costruire un quartiere che offrisse il massimo comfort abitativo fuori e dentro casa coniugandolo con l’imprescindibile necessità di preservare l’ambiente e il futuro dei propri abitanti.

Ecovillaggio è stato progettato sin dalla fase urbanistica (strade, parcheggi, illuminazione) al fine di creare qualcosa che potesse migliorare la qualità della vita sfruttando ciò che la natura mette a disposizione permitigare il clima ed essere resilienti ai cambiamenti climatici. La nostra ricetta, puntando ad una soluzione salubre, si sostanzia nell’equilibrio degli elementi utilizzati, dal legno di riciclo a un dosaggio equilibrato di materiali isolanti. Elemento chiave delle nostre case è la ventilazione meccanica controllata dell’aria che rende salubre l’ambiente indoor e previene patologie legate ad alti livelli di smog, allergie nuove o da componenti nocivi. Questo macchinario assicura un ricambio dell’aria 24 ore su 24 filtrandola dalle polveri e da diversi tipi di allergeni.

 “Sfruttiamo” ciò che la natura offre anche per puntare a garantire l’autosufficienza energetica. Ad esempio per mitigare naturalmente il clima nel periodo estivo sono state eliminate le isole di calore: gli immobili sono stati realizzati sulla base dello studio dell’assonometria solare, tenendo conto del passo modulare tra un fabbricato e l’altro e considerando il punto in cui il sole sorge e tramonta.

Un confronto con i costi al mq della zona: costano di più?

Le nostre case hanno prezzi competitivi rispetto ad altre case “nuove” che risultano però obsolete dal punto di vista ambientale perchè sono più inquinanti. Va infatti considerato che il valore delle residenze di Ecovillaggio è più duraturo nel tempo perchè risponde ai requisiti normativi richiesti per il 2020. Il nostro punto di forza è proprio l’equilibrio del rapporto “prezzo-prestazione”. Ci sono tanti modi per realizzare delle case a consumo zero. 

Eco fa rima con benessere… niente è lasciato al caso a partire dai colori e lo studio della flora. Può darci qualche dettaglio in più?

Nulla è lasciato al caso: tutto, in Ecovillaggio, è in linea con la ricerca di un comfort abitativo e quindi con il benessere per l’ambiente e per l’uomo. In virtù di tale principio la nostra agronoma paesaggistica Dott.ssa Marcella Minelli ha selezionato alberi e fiori sulla base della loro “funzionalità” e  capacità di regolare e mitigare il microclima. All’ingresso di Ecovillaggio sono state piantate delle rose selvatiche di color rosso per catturare l’interesse degli automobilisti e dei pedoni. Man mano che ci si avvicina al parco, la gradazione cromatica delle rose si attenua, dal rosa al bianco che, abbinato al verde, è un colore del relax e del benessere. Anche per le nostre residenze abbiamo scelto un bianco caldo, ricreando un’omogenità architettonica che predispone al benessere complessivo. A ciò si aggunge la macchia verde del parco situato in una posizione centrale e baricentrica, i prati parcheggi con una triplice funzione – recupero delle acque, croterapica e dissipazione delle isole di calore –  che contribuiscono alla sensazione e percezione di benessere.

Anche la scelta e il posizionamento degli alberi è il risultato di uno studio: tutti gli alberi sono di orgine autoctona, tipici della zona, caducifoglie. Sono stati scelti per la loro capacità di assorbire CO2, restituire ossigeno, catturare le polveri e rinfrescare e sono stati posizionati tendenzialmente a sud est e sud ovest in modo che, sia in inverno che in estate, i raggi solari trovino una barriera verde prima di colpire l’involucro delle case che, in questo modo, viene meno sollecitato ed ha maggiori performance.

In un ecovillaggio saranno quindi fondamentali aree comuni…

Certo. Per questo, pur avendo già ogni abitazione un giardino, è stato realizzato parco di 10 mila metri. Questo spazio nei prossimi anni verrà arricchito da un percorso ciclopedonale (già esistente) che collegherà ad una piazza con dei servizi commerciali improntati al food biologico, approcciando ad un nuovo format di consumo e acquisto, comprese la ristorazione e l’attività fisica come la palestra  o i corsi di yoga all’aperto. Tutto ciò sempre per completare un percorso ecosostenibile che apra alla socialità, coinvolga la nostra vita e la migliori, sempre a km 0.

Se dovesse invece dare un consiglio sulle costruzioni preesistenti, quale sarebbe il primo da dare?

Il patrimonio edilizio in Italia è completamente da revisionare. L’ideale sarebbe quello di attuare un programma di demolizione e ricostruzione in chiave efficiente e confortevole. Laddove ciò non è possibile si potrebbe pensare ad un’opera di efficientamento attraverso l’impiego delle nuove tecnologie sotto la supervisione di tecnici progettisti che facciano una diagnosi energetica dell’edificio. Un’accurata fase progettuale è alla base della buona riuscita di ogni intervento. Dopo la fase di studio il primo passo da consigliare è certamente ottenere l’isolamento termico delle pareti della casa e del tetto. 

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