Rinnovabili, efficienza energetica, innovazione: viaggio nel Paese alpino all’insegna della sostenibilità
Gestione sostenibile del paesaggio, diffusione delle energie rinnovabili, innovazione a basso impatto ambientale: l’Austria è il Paese europeo con l’economia più verde. Il Paese alpino, infatti, è al primo posto nella classifica 2015 dell’indice di green economy stilata ogni anno da fondazione Impresa e sarà tra i protagonisti del report sulla green economy nell’Arco alpino che la Convenzione delle Alpi presenterà a ottobre.
“Il paese alpino risulta al primo posto in Europacon il 68,1% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (25,4% la media Ue) così come risulta il migliore per numero di siti registrati Emas (96,6 ogni milione di abitanti vs 17,1 del caso Ue) e per superficie agricola coltivata biologicamente (il 19,46% del totale; il dato medio Ue si ferma al 5,7%)”, spiegano da fondazione Impresa.
Nel villaggio di Aldrans, sopra Innsbruck, si progettano le luci del futuro. Qui, tra campi di mais e foreste di abeti, il professor Christian Bartenbach nel lontano 1976 ha iniziato a mettere in pratica i risultati delle sue ricerche per un’illuminazione che imiti la luce solare. “Il nostro obiettivo è illuminare solo dove serve, unendo risparmio energetico e lotta all’inquinamento luminoso”, spiega oggi Julia Schauer. Non è un lavoro banale, ma i risultati si vedono, anche nei bilanci: “La città di Bressanone, per esempio, grazie ai nostri LED di ultima generazione, è cinque volte più illuminata con risparmi del 20%. A Amsterdam, abbiamo progettato Led da installare all’interno degli antichi lampioni, in tutto 6 mila con un risparmio di 20 euro all’anno per ognuno”.
Nonostante l’abbondanza di energia idroelettrica disponibile, nel Paese alpino è molto diffusa anche la cultura dell’efficienza energetica. La rete e5 per ridurre i consumi energetici, nata nel 1998, oggi coinvolge sette delle nove province austriache e un centinaio di Comuni: i migliori sono arrivati a un risparmio del 75% in diversi settori, dalla mobilità all’edilizia. E ha visto la luce in Austria l’app Ecogator, che permette di mettere a confronto in modo istantaneo i consumi energetici di frigo, aspirapolveri e lavatrici: così il consumatore che decide di cambiare un elettrodomestico riesce a orientarsi in pochi minuti. Il progetto si sta diffondendo in diversi altri Paesi europei, dalla Spagna alla Polonia, e l’Agenzia austriaca per l’energia prevede che entro il 2020 grazie all’app si riusciranno a risparmiare quasi 2 Twh di energia.
In questo scenario, non è un caso che il gruppo Heineken, presente oggi in oltre 70 Paesi con 160 stabilimenti, abbia scelto proprio l’Austria per realizzare il primo grande birrificio a zero emissioni del mondo. Alla brauerei Goss, nella cittadina di Leoben (Stiria), spiegano che lo stabilimento “ha iniziato nel 2003 a sostituire i combustibili fossili con energie green e negli anni ha implementato progetti per l’approvvigionamento e la produzione di energia attraverso diverse fonti pulite”. Oggi, per esempio, circa il 90% del calore generato dal processo produttivo viene recuperato per riscaldare l’acqua e da quest’anno 18 mila tonnellate di scarti vanno ad alimentare l’impianto a biogas della birreria. L’energia elettrica viene da 1.500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, grazie ai quali oggi la Gosser è una delle quattro birre del gruppo “brewed by the sun”, prodotte con il sole. Anche nella montuosa (ma verdissima) Austria.
05/09/2016
Veronica Ulivieri