fbpx

Dalla Calabria arriva il progetto “Teniamo banco”.***

Arredi scolastici a impatto “0” grazie a un mix di pannolini riciclati e sansa esausta

Quando si nomina la Piana di Gioia Tauro vengono (purtroppo!) in mente stragi, terremoti, storie di ‘ndrangheta. Tuttavia, anche qui ci sono delle eccellenze! Nel comune di Polistena (RC) risiede la Ecoplan, un’azienda nata nel 1997 grazie alla Legge 44/86 sull’Imprenditorialità Giovanile nel Mezzogiorno. Il “coraggioso”, tenace e illuminato fondatore è Domenico Cristofaro che dopo mille difficoltà ha reso operativa questa azienda segnalata nel 2009 dal Premio per lo Sviluppo Sostenibile (settore rifiuti) e vincitrice, nel 2011, del Premio Ambiente e Legalità di Libera e Legambiente «per la sua coraggiosa attività imprenditoriale all’insegna dell’innovazione tecnologica orientata nel campo del riciclo dei rifiuti e della produzione di nuovi materiali, ecologici e di qualità».

La sua innovatività sta nella produzione di pannelli ad alte prestazioni tecnologiche, alternativi sia a quelli di legno (per cui non si sfruttano le foreste), sia a quelli di plastica poiché realizzati usando scarti industriali (come quelli della produzione di pannolini, o plastica raccolta post-consumo) e materiale di origine vegetale, in particolare la sansa esausta che nella Piana è disponibile in grande quantità (circa 250.000 tonnellate l’anno). Dall’impasto, nella cui ricerca della formula Cristofaro e i suoi soci hanno investito anni di sperimentazioni, si realizzano le lastre Ecomat che, poiché prive di colle non emettono formaldeide e sono riciclabili al 100%. Esse, infatti, vengono macinate e reimmesse nel ciclo produttivo anch’esso a basso impatto ambientale, visto che il raffreddamento degli impianti avviene a ciclo chiuso, senza acque reflue, e gli scarti di produzione vengono rimacinati, senza creare rifiuti. Inoltre, Ecomat è antischeggia, antiurto, idrorepellente e antiscivolo; ha una fortissima resistenza agli agenti atmosferici, chimici e alla salsedine; non è aggredibile da funghi, batteri e insetti. Tutte queste caratteristiche ne rendono adatto l’uso in vari settori: trasporti, edilizia, strutture balneari, allestimenti fieristici e dello spettacolo, arredo urbano e domestico.

Recentemente, l’imprenditore, ha lanciato il progetto “Teniamo banco”, proponendolo anche al presidente del Consiglio Renzi, che l’ha posto al vaglio dei ministri, per “rottamare” i banchi scolastici in maniera ecosostenibile. Un progetto pilota è già stato avviato in una scuola locale e prevede la rigenerazione gratuita dei banchi di 3 classi: in sostanza verranno sostituiti i vecchi piani fatti di truciolato con pannelli Ecomat che, oltre a quanto su detto, possono essere rigenerati in superficie permettendo l’eliminazione di graffi e rigature causate dagli alunni senza sostituire il piano sul quale i chewing-gum masticati non hanno presa!!! La proposta, spiega Cristofaro, è di andare “a scontare l’acquisto dei nuovi banchi del valore del materiale costituito dai banchi vecchi“, per cui lo smaltimento dei banchi obsoleti sarà a costo zero!

Simona Mingolla

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su pinterest
Pinterest