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Cohousing l’incontro fra generazioni solidali fra loro***

Coabitare per far fronte ai crescenti problemi socio-economici
  • Elisa Peduto

Casa, bolletta, spesa. Queste le tre voci che svuotano principalmente le tasche degli italiani. I più colpiti i pensionati. Per non ricorrere alla nuda proprietà, prende sempre più piede il fenomeno del ‘cohousing’- la coabitazione. Molteplici sono i vantaggi per fasce d’età diverse, ognuna spinta da motivazioni legate in genere ai tipici problemi socio-economici della sua generazione.

Cohousing è un’avventura collaborativa, dove intenzionalmente e attivamente si partecipa a un’operazione per il proprio vicinato. Queste ‘coabitazioni solidali’ diventano luoghi, dove le persone vincono la voglia di non sentirsi più sole. Inoltre si dividono anche le spese di bollette e affitto.

Dei sette milioni di anziani che vivono in Italia, la metà abitano da soli, spesso in grandi case che non possono più permettersi. Il Centro Ricerche Cresme è il curatore di “Condivisione Residenziale. Il silver cohousing per la qualità urbana e sociale in terza età.” Il volume aiuta a mettere in contatto anziani per esperienze di convivenza.

Il quarto Rapporto sulla Coesione sociale 2013, curato da Istat e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, rileva come un pensionato su due (il 46,3 per cento) nel 2012 ha percepito un reddito da pensione inferiore a mille euro, il 38,6 per cento ne ha percepito uno fra mille e duemila euro, e solo il 15,1 per cento dei pensionati ha avuto un reddito superiore a duemila euro. Dati questi che portano a non meravigliarsi più, se un anziano decide di dividere la propria abitazione.

A Milano è nata addirittura ‘La comune del Terzo millennio’, dove persone di diverse generazioni coabitano. Dalla collaborazione tra la Provincia di Milano, L’Associazione “Meglio Milano” e altri soggetti privati è nata, per esempio, l’iniziativa che unisce anziani soli a studenti in cerca di sistemazioni a costi contenuti. L’esperimento va avanti da due anni in via Casoretto a Milano e chi lo vive lo considera un successo.

Mentre l’anziano vince la solitudine, si divide le spese, continua anche a sentirsi utile svolgendo le faccende di casa e spesso preparando la cena, lo studente risparmia non solo sull’affitto, ma può dedicare il suo tempo interamente allo studio senza doversi occupare della gestione della casa e della cena.

Gli esempi sono tanti e diversi, ci sono anche gli ecovillaggi, i condomini solidali e l’housing sociale. Se si è interessati la migliore cosa è consultare il sitowww.cohousingitalia.it, che raccoglie esperienze e link utili. Un’ultima conseguenza positiva per gli anziani è che spesso questo modello riduce anche l’ospedalizzazione.

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