Evoluzione del progetto editoriale che esalta l’ambiente
Eco-news inizia il suo viaggio nel 2009, anno di avvio della “green mission” che abbiamo intrapreso con fermezza e determinazione.
Il progetto, edito da Primaprint, è volto a raggiungere e far convergere un target istituzionale, accademico e il mercato più sensibile all’ecosostenibilità.
È subito un successo!
Già dal primo anno la testata entra prepotentemente nell’immaginario virtuoso del pensiero più illuminato e illuminante.
La visione prospettica lungimirante e l’attivazione di piani sinergici di reciprocità contribuiscono, con impeto, a porre in luce le best practice più qualificate degli scenari nazionali ed esteri.
Nel corso del tempo si intuisce, però, che il “modus comunicandi” sta subendo profonde trasformazioni, modificazioni sostanziali.
Tale mutamento impone dunque un cambio di rotta.
La divulgazione delle notizie in rete, ormai repentina, permette, oggi, di raggiungere con rapida fluidità comunità di utenti sempre più numerose. Inoltre la diffusione dei social network interviene a ridefinire il target di riferimento e l’approccio di interazione con esso.
Si decide così di rendere più incisivo e attuale il prospetto editoriale, sostituendo il cartaceo con la testata online “Econews, green economy & sustainable development”.
Le dinamiche costitutive del nuovo contesto vogliono creare maggiore empatia con i lettori, cercando di conquistare un pubblico più vasto e reattivo.
L’immagine viene resa più duttile e immediata, al fine di facilitare la consultazione dei contenuti, ancor più specializzati, miranti all’idea di sviluppo ed etica al contempo.
Una evoluzione ineludibile, dunque, tesa a intercettare i cambiamenti socio-comunicativi in atto con maggiore flessibilità e propulsività.
La nuova start-up mediatica vuole divenire incubatore virtuale, pronto ad accogliere, con orgoglio resiliente, gli spunti innovativi, le modificazioni culturali e ambientali degli assetti sociali contemporanei.
Il nostro iter, quindi, prosegue verso i nuovi entusiasmanti sentieri della green economy e del sustainable development.
Simonetta Badini