L’età più idonea per cominciare, come prepararsi per lo sforzo fisico, cosa fare in caso di asma e quali parti del corpo proteggere meglio: il decalogo per la sicurezza degli esperi del Bambino Gesù
- Rossella Cravero
Con febbraio alle porte si entra nel pieno della stagione sciistica. A volte però una bella vacanza rischia di trasformarsi in una settimana da incubo, se non si osservano alcuni accorgimenti, soprattutto per i più piccoli. Per questo gli esperti del Bambino Gesù hanno stilato un decalogo di consigli per affrontare nel modo corretto la vacanza sulla neve con i figli. Regola basilare: niente sci ai piedi prima dei quattro anni, utilizzare il casco e non improvvisarsi maestri per i propri figli.
QUANDO INIZIARE
A quattro anni si possono inforcare i primi sci, a otto si può salire sullo snowboard. Se a quattro anni si può imparare a sciare su pendii non eccessivi, per lo snowboard è necessaria più coordinazione ed è quindi meglio attendere un’età maggiore.
PREPARARSI ALL’ATTIVITA’
Meglio allora far precedere la vacanza da almeno quindici giorni di ginnastica presciistica, allenandosi a sviluppare l’agilità e una migliore coordinazione nei movimenti. Prima di scendere in pista è importante fare una colazione ricca di zuccheri e preparare i muscoli attraverso un’attività di riscaldamento e stretching di 4 o 5 minuti.
I TRAUMI PIU’ FREQUENTI E COME EVITARLI
Negli sciatori si registra un numero più elevato di traumi degli arti inferiori, mentre negli snowboarders prevalgono i traumi degli arti superiori. Per prevenirli, è importante adottare un abbigliamento idoneo e accessori tecnici per la sicurezza come il casco protettivo.
QUANTE ORE?
Anche se i più piccoli mostrano notevole capacità di resistenza, non devono andare in pista se particolarmente stanchi. In queste condizioni, infatti, possono avere meno padronanza degli sci.
IN CASO DI ASMA
Lo sci alpino prevede sforzi di durata non prolungata e presenta un basso rischio di provocare asma da sforzo. Attenzione comunque all’aria fredda: l’asma può incrementarsi a quote superiori ai 1.500 metri di altezza. Bene lo spray al saIbutamolo (un broncodilatatore). Una volta apprese le tecniche di inalazione, se utilizzato mezz’ora prima dell’attività, provvederà a contenere i sintomi.
ATTENZIONE AGLI OCCHI
Sulle piste è necessario proteggere gli occhi dei bambini dai raggi ultravioletti A e B. È raccomandabile quindi l’uso degli occhiali da sole con filtri protettivi per raggi UVA e UVB. Obbligatorio l’uso degli occhiali soprattutto per i bambini con congiuntivite allergica, in quanto più sensibili ai raggi.
NON TRASCURARE LA PELLE
L’esposizione al sole è più rischiosa nei mesi invernali che in quelli estivi, perché l’alta quota riesce a filtrare meno i raggi ultravioletti del sole. Consigliata l’applicazione, più volte al giorno, di una crema solare con adeguato fattore di protezione (SPF) a seconda del fototipo della pelle e anche dell’età del bambino.