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“Less is more”: l’estetista diventa eco e bio***

Al primo posto non c’è il risultato, ma la qualità dei prodotti che si usano

Veronica Ulivieri

Le parole d’ordine di Eleonora Manini sono “Less is more”: 30 anni non ancora compiuti, laureata in filosofia, ha riposto nel cassetto il sogno (purtroppo irrealizzabile) di diventare bibliotecaria e ha aperto in provincia di Cremona il centro Naturaestetica con annesso negozio. Se infatti aumentano le vendite di prodotti di bellezza senza conservanti e sostanze derivate dal petrolio, la domanda di professionisti specializzati in massaggi, peeling e depilazioni con cosmetici naturali offre molte opportunità di lavoro.

Eleonora segue la selezione dei prodotti e dello shop, mentre Giulia, giovane estetista “iniziata” al mondo della cosmesi eco e bio, si occupa dei trattamenti. L’approccio è totalmente diverso da quello delle estetiste tradizionali, all’insegna, appunto, dell’essenzialità e della naturalità: “In cabina usa materie prime, non sieri viso che costano dagli 80 euro in su. Le estetiste convenzionali – ne ho conosciute molte, da cliente – puntano tutto sul risultato finale. Un’estetista eco-bio deve invece far capire alla cliente cosa sta mettendo sulla pelle”, dice Eleonora.

Per questo, la ricerca dei prodotti riveste un’importanza particolare: “Li seleziono leggendo blog, forum, innumerevoli siti internet, ma anche parlando con le clienti e con le aziende stesse. Studio per farmi un’idea su solfiti, PEG, siliconi. Faccio mercatini e fiere, in cui incontro persone che conoscono queste aziende e vedo che pian piano l’interesse cresce”.

E così, anche chi si avvicina per la prima volta alla cosmesi eco e bio, poi si affeziona: “Le mie clienti sono di vari tipi: c’è chi arriva anche da lontano perché sa di trovare i prodotti di qualità; c’è la signora del paese che viene a fare la pedicure e non ha la minima idea di cosa siano i cosmetici eco-friendly; c’è chi dapprima è interessato solo al trattamento, considerandoci un centro estetico qualsiasi, e poi si affeziona a questo o quel cosmetico perché, provandolo, percepisce la differenza”.

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