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L’orto si trasferisce in azienda, frutta e verdura sul posto di lavoro

Anche per l’azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim un corporate garden come benefit ai dipendenti, l’orto è diventato un passatempo per 20 milioni di italiani

La natura entra in ufficio. Zucchine, pomodori, melanzane si coltivano, infatti, all’interno delle aziende. Dopo gli orti collettivi, scolastici, condominiali, la buona pratica del coltivare insieme ha contagiato da qualche tempo anche le aziende e sono sempre di più le realtà imprenditoriali che decidono di realizzare al loro interno un piccolo orto in cui i dipendenti possono coltivare le verdure durante le pause del lavoro. Il fenomeno è in costante crescita non solo all’estero, dove hanno un orto colossi come Google, Yahoo e Timberland, ma anche in Italia dove frutta e verdura si coltivano ormai all’interno di diverse aziende.

Secondo un’indagine di Coldiretti/Censis, l’orto è diventato un sano passatempo per oltre 20 milioni di italiani. Così le grandi aziende rivolgono sempre più l’attenzione verso il mondo green, contribuiscono a tutelare l’ambiente e dimostrano concretamente la responsabilità sociale aziendale. I vantaggi per i dipendenti sono molteplici perché lavorare nell’orto abbassa i livelli di stress dovuti ai ritmi lavorativi, dà energia e sembra favorire i rapporti tra colleghi. È recente il debutto del Corporate Garden nella sede milanese dell’azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim, dove i giardinieri di Cascina Biblioteca, cooperativa sociale aderente alla rete Cooption hanno trapiantato basilico, melanzane, zucchine, pomodori e seminato fagioli in appositi contenitori posizionati negli spazi esterni e ora affidati alle cure dei dipendenti. Una delle tante iniziative di un progetto più ampio, avviato dall’azienda, volto a rendere sempre più partecipi i dipendenti nella cura della loro sede lavorativa ma anche artefici nella creazione di un ambiente di lavoro sempre più a misura di coloro che ogni giorno lo vivono.

Un impegno di responsabilità sociale rivolto ai propri dipendenti e alla comunità nella quale l’azienda opera. Da anni, infatti, Boehringer Ingelheim affida la cura delle proprie aree verdi alla cooperativa Cascina Biblioteca, un’importante realtà sociale per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, che collabora con Spazio Aperto, società cooperativa, gestore dei servizi global service aziendali. “Operare in maniera socialmente responsabile – sottolinea l’azienda – è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali in tutto il mondo, quali ad esempio l’iniziativa ‘Making more Health’, e l’attenzione per i propri dipendenti sono parte di questo impegno di responsabilità sociale, così come lo sono il rispetto, le pari opportunità e la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia e l’attenzione all’ambiente, alla sua tutela e sostenibilità”. Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo e opera a livello globale con 145 affiliate e circa 47.500 dipendenti.

18/07/2016

Redazione Econews

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