Negli ultimi due anni installata una turbina off-shore al giorno e nei prossimi anni previsti investimenti per oltre 18 miliardi di euro
Il vento sta soffiando nella direzione dell’eolico off-shore, complice la discesa dei costi, la costruzione di turbine più grandi e un know-how migliore. Secondo Bloomberg New Energy Finance, il 2016 è stato un anno record per i finanziamenti dell’eolico off-shore, con un aumento del 40% fino ad arrivare a 29,9 miliardi di dollari. Anche il Vecchio Continente è riuscito a tenere il passo, l’industria ha annunciato, infatti, investimenti per i prossimi quattro anni pari a 18,2 miliardi di euro e nel 2016 sono state installate 1.558 MW di nuova capacità off-shore per un totale di 12.631 MW: in pratica negli ultimi due anni è stata installata in Europa una turbina al giorno.
I dati europei sono stati forniti dall’associazione dei produttori, Wind Europe, che sottolinea come i nuovi investimenti produrranno ulteriori 4,9 GW di nuova capacità in cinque paesi. La parte del leone, con la metà degli investimenti, la farà il Regno Unito, che ultimamente sta sempre di più spingendo l’acceleratore sull’eolico off-shore e che ha in programma la costruzione del parco eolico off-shore più grande al mondo progettato su una superficie di poco più di 400 chilometri quadrati a 120 chilometri dalla costa dello Yorkshire e che, a regime, dovrebbe fornire energia a un milione di abitazioni. “È bello – ha dichiarato Giles Dickson, Amministratore Delegato di WindEurope – vedere l’alto livello di investimenti in energia eolica off-shore -aumentato del 40% su base annua. Le nuove installazioni sono in linea con la tendenza degli ultimi 5 anni dopo il picco nel 2015”.
Sono tre i Paesi che ne 2016 hanno investito nell’eolico off-shore: Germania(813MW), Paesi Bassi (691 MW) e Regno Unito (56 MW). Questa nuova capacità è suddivisa in 7 parchi eolici dove ci sono 338 turbine con una potenza media di 4,8 MW (in crescita dai 4,2 MW nel 2015). “Abbiamo installato in Europa – ha aggiunto Dickinson – in media una turbina ogni giorno negli ultimi due anni. Con tutti i nuovi progetti in arrivo, ci aspettiamo che i numeri salgano rapidamente nel corso dei prossimi 4 anni. Dovremmo vedere oltre 3 GW di nuove installazioni nel 2017. E contiamo di raggiungere 25 GW di capacità totale entro il 2020, il doppio di oggi”.
Nello scenario europeo attuale dell’eolico off-shore, che vede 3.344 turbine in 82 parchi eolici localizzati in 11 paesi e una leadership quasi incontrastata della Siemens nella produzione di turbine, resta in sospeso una domanda: Germania, Paesi Bassi e Regno Unito hanno in programma un ulteriore sviluppo dell’eolico off-shore al 2030, ma gli altri Paesi che stanno facendo?
Per il momento non c’è quasi nulla in vista eppure, osserva Wind Europe, questo sarebbe il momento di “scrivere” una strategia energetica europea per tenere fede agli impegni del Trattato di Parigi, l’Europa infatti, osserva l’Associazione, ha bisogno di sostenere la crescita dell’energia eolica offshore per avviare la sua transizione energetica, soprattutto puntando sull’off-shore, visto i prezzi sempre più competitivi.
30/01/2017
Redazione Econews