La regione Lazio ha finanziato un progetto di educazione ambientale per coinvolgere le scuole nella fruizione sostenibile del fiume
Una “banca delle idee” attivata dagli studenti laziali che raccoglie le proposte per rendere sicura e godibile la fruizione del Tevere in un’ottica di sostenibilità ambientale. Questa la finalità del progetto “Vogliamo conoscere il Tevere?” proposto dal Consorzio Tiberina cui la Regione Lazio ha concesso un finanziamento nell’ambito dell’area educazione ambientale.
Il progetto mira infatti alla formazione negli studenti di una mentalità eco-sistemica. I fiumi sono da questo punto di vista esemplari, poiché ciò che accade a monte (inquinamento, azioni su sedimenti e suoli, diffusione di specie in acqua, etc.) si risente a valle, e ciò non solo pensando al corso principale del fiume, ma anche al reticolo degli affluenti.
E il Tevere è per certi versi unico al mondo, esso influenza e ad impronta un territorio assai vasto (il Bacino idrografico), e ne è influenzato, con gli aspetti eco-sistemici che si vanno ad interagire con fattori legati a storia, natura, cultura, tecnologia, infrastrutturazione. Soprattutto per il Tevere è poi importante il duplice ruolo che assume Roma: terminale di effetti e sorgente di influenze.
Il progetto coinvolgerà Scuole di diversi ordini, che avranno la facoltà di dividere le ricerche secondo le proprie esigenze didattiche; gli elaborati prodotti saranno pubblicati in rete a fine progetto e sarà creata una “banca delle idee” aperta sul portale www.unpontesultevere.com. Saranno coinvolte nel progetto le scuole del Lazio appartenenti all’intero Bacino idrografico, che interessa una gran parte delle Province di Roma e Viterbo, quasi l’intera Provincia di Rieti, un lembo della Provincia di Frosinone (dove sono le sorgenti del più importante affluente del Tevere, l’ Aniene). “In questo modo – spiegano al Consorzio Tiberina – si cercherà di tradurre l’approccio eco-sistemico in una forma di solidarietà ecologica legata alla naturale integrazione fra luoghi e genti che i fiumi producono, non soltanto lungo i fondovalle”.
Un altro obiettivo del progetto sarà la formazione di una banca-dati, da mettere a disposizione delle scuole, che raccolga tutte le informazioni che riguardano il Tevere sia per quanto riguarda gli ambienti ad esso connessi (urbano, semi-rurale, rurale), sia quelle relative ad aspetti ecologici, faunistici, vegetazionali, geologici, archeologici, culturali e storici. Fra i Consorziati hanno già dato formale disponibilità a cooperare al lavoro l’Università degli Studi della Tuscia, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e l’Associazione “Amici del Tevere”.