fbpx

Appello al premier Renzi per una nuova politica sulle rinnovabili ora sotto attacco

Viene dal Consiglio Nazionale della Green Economy che registra una riduzione degli investimenti dell’80% in due anni

08/05/2014

  • Redazione Econews

Una prima bozza di proposte operative per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, immediatamente implementabili e quasi sempre a saldo zero, è stata presentata ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico dal Consiglio Nazionale della Green economy. 
Tre sono gli assi portanti della proposta su cui si dovrebbe aprire un confronto più diretto con il Governo: la definizione di un quadro strategico adeguato, la semplificazione della burocrazia e la identificazione di una politica degli investimenti che vada verso il progressivo superamento degli incentivi. 

Proprio negli ultimi tempi, infatti, si è assistito a un vero e proprio attacco al settore delle rinnovabili, che ha portato a una riduzione di oltre l’80% degli investimenti in appena due anni, con pesanti ripercussioni per l’occupazione e per un comparto produttivo strategico: già oggi le rinnovabili sono il principale attrattore degli investimenti globali nell’energia, sempre meno orientati ai fossili “Recenti provvedimenti – reali o minacciati – osserva Andrea Barbabella coordinatore del Gruppo di lavoro rinnovabili del Consiglio Nazionale della Green economy – invece di guardare al futuro sembrano voler riportare indietro nel tempo il Paese: è il caso della esclusione dal reddito agrario della energia rinnovabile prodotta dagli agricoltori contenuta nel DLgs 66/2014, Irpef-Spendig Review, della riduzione del credito di imposta gli utenti del teleriscaldamento a biomassa/geotermia, Decreto Destinazione Italia, della ipotesi circolata in questi giorni di taglio agli incentivi esistenti, lo spalma incentivi, solo per citarne alcuni”. 

Per il Consiglio Nazionale della Green economy, tali interventi sono sbagliati, non solo nel merito, ma anche nel metodo, in quanto agiscono in modo retroattivo e passando attraverso strumenti e canali impropri, al di fuori da una logica di programmazione integrata e strategica. “Per questo – conclude Barbabella – facciamo appello al Governo Renzi affinché colga l’opportunità di modernizzazione di questo Paese a cominciare dal settore dell’energia, per il quale è giunta l’ora di varare una politica nuova, rigorosa e trasparente, che indichi chiaramente la strada che si vuole seguire e non si faccia imprigionare dalle logiche più conservatrici, che negli ultimi decenni hanno invischiato l’Italia”. 

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su pinterest
Pinterest