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Beneficenza ed ecologia a tonnellate grazie ai tappi***

La raccolta differenziata dei tappi per raccogliere fondi per le case famiglia. Ecco Amuse per TappiAMO

22/12/2014

Letizia Palmisano

Trasformare un rifiuto in una risorsa contribuendo a dare una speranza a persone che, in Mozambico, lottano contro l’AIDS. Un sogno? No, una realtà grazie ad oggetti che, ogni giorno, buttiamo, anche in più esemplari, nel secchio della spazzatura: i tappi di plastica.

Questa storia nasce alcuni anni fa, presso la Caritas di Villa Glori di Roma. Il direttore delle case famiglia era venuto a conoscenza che in città c’era chi raccoglieva tappi ed utilizzava i proventi della loro vendita per finanziare opere benefiche. Incuriosito aveva scoperto che una ditta romana acquistava tappi a quintali per destinarli, dopo la “macinazione”, alla produzione di nuova plastica.

Le caratteristiche dell’oggetto della raccolta (ce ne vuole per fare un quintale di tappi!) richiedevano una diffusione capillare nel territorio del progetto di modo che non divenisse troppo gravoso ed oneroso il recupero dei tappi. Fortunatamente nell’arco di pochi mesi centinaia di persone si sono dimostrate disposte a raccogliere tappi in scuole, condomini, bar, ospedali, parrocchie e aziende. È nata così Amuse per TappiAMO.

Sono interessati dalla raccolta tutti i tappi di plastica “dura”, considerata una plastica “nobile” – e quindi quelli delle bottiglie di acqua, dei succhi di frutta, del latte, dei detersivi, dei prodotti per la pulizia personale o di casa – che vengono stoccati, nei vari centri di raccolta, in contenitori creati rigenerando i classici bottiglioni utilizzati per la distribuzione dell’acqua negli uffici e personalizzati con una etichetta che illustra il progetto. Ma in alcuni casi per la raccolta vengono usati anche semplici scatoloni che vengono poi ritirati dall’associazione o addirittura portati direttamente presso la Caritas di Villa Glori dai volontari. Per un quintale di tappi in passato venivano riconosciuti 17 euro. Oggi la cifra è scesa a 15.

Dopo tre anni di vita del progetto, i dati della raccolta sono positivi. Sono stati raccolti più di 11 milioni di tappi pari a oltre 24 tonnellate con un introito economico di circa 4.200 Euro ed un risparmio ambientale che si fa presto a calcolare: messi uno di seguito all’altro, i tappi “salvati” dal cestino della spazzatura e confluiti nella raccolta potrebbero disegnare una striscia di oltre 420 km e, messi uno accanto all’altro, coprirebbero oltre 12.000 mq di superficie.

Tutto il ricavato del progetto è stato usato per finanziare la costruzione e la gestione di una casa famiglia che curerà madri malate di AIDS e i loro bambini a Mafuiane (Mozambico).

Per avere un contenitore o qualunque altra informazione sul progetto potrete inviare una mail all’indirizzo montalbanig@tin.it o a info@associazioneamuse.it.

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