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Come l’educazione ambientale a scuola crea le generazioni di domani***

Aumentano le iniziative nelle scuole italiane dedicate all’educazione ambientale. Raccolta differenziata, risparmio energetico, cambiamenti climatici per formare gli adulti di domani.

22/06/2016

Rudi Bressa

Aumentano in tutto il territorio nazionale le iniziative dedicate all’educazione ambientale a scuola. Sia grazie alle no profit presenti sul territorio, che ai consorzi e alle associazioni industriali. Lo scopo è uno solo: formare gli adulti di domani e iniziare quel cambiamento culturale di cui si sente il bisogno.

Ecco allora progetti che insegnano come fare la raccolta differenziata, o che raccontano perché raccogliere determinati materiali. Altri ancora puntano sul risparmio delle risorse, come acqua, cibo, energia. Altri ancora fanno lavorare l’immaginazione, per trovare nuove idee da mettere in pratica negli anni a venire.

Progetti educativi come “Ambarabà Ricicloclò”promosso da Ricrea(Consorzio nazionale riciclo e recupero degli imballaggi in acciaio) e realizzato dalla rivista Andersen, mensile italiano di informazione sui libri per ragazzi, con lo scopo di raccontare la differenziata con testi in rima: “Quest’anno abbiamo proposto alle scuole di comporre una storia di otto stanze in distici di ottonari in rima baciata, il metro impiegato da Sergio Tofano sul ‘Corriere dei piccoli’ per narrare le celebri imprese del signor Bonaventura”, spiega Barbara Schiaffino, direttrice della rivista Andersen.

Sono scesi in campo invece i supereroi nel concorso “The Glass Hero” promosso da Assovetro e CoReVe. Il progetto, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con il Mise, promuoveva la realizzazione di elaborati sotto forma di storie, fumetti, video e musica che raccontassero le infinite vite del vetro. Ne sono uscite storie illustrate, racconti e avventure musicate con spartito originale. “Anche quest’anno leggendo tutti gli elaborati arrivati ci siamo resi conto di come i ragazzi abbiano colto nei loro lavori tutte le innumerevoli qualità del vetro raccontando storie avvincenti e ben documentate”, ha dichiarato Marco Ravasi, presidente del settore contenitori di vetro di Assovetro.

Più pratica l’iniziativa Raee@scuola, del Centro di Coordinamento Raee (CdC Raee), in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), che ha invitato 48.000 alunni sparsi in 48 Comuni di tutta Italia, alla raccolta di 37.150 chilogrammi di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Le scuole si sono così trasformate in piccoli centri di raccolta, per avviare a corretto smaltimento stampanti, vecchi cellulari, video games. “Attraverso questa campagna abbiamo spiegato agli alunni che, quando affrontiamo il tema della corretta gestione dei rifiuti, un futuro diverso parte anche dai piccoli gesti”,  ha detto Viviana Solari, project manager del progetto. “Gettare i Raee nella pattumiera o nel cassonetto dell’indifferenziata non solo è uno spreco perché si rinuncia al recupero di materie prime importanti che sono riutilizzabili nei cicli produttivi, ma anche un costo per il comune e per la società di gestione del ciclo urbano dei rifiuti, nonché un gesto dannoso per l’ambiente”.


Interessante poi il coinvolgimento dei ragazzi su temi più complessi, come quelli legati ai cambiamenti climatici. Con il concorso “Immagini per la Terra”, realizzata da Green Cross, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e con il supporto di Acqua Lete, ragazzi e studenti di tutte le età hanno raccontato il clima che cambia con video, elaborati ed immagini. 134 vincitori su più di 30 mila partecipanti. È cresciuto in particolare il coinvolgimento degli ragazzi più grandi che sta a dimostrare “che la generazione over 12 è la più pronta ad agire in prima persona per la difesa del clima”, spiega l’associazione.

Un segnale fondamentale di come la scuola e cultura siano strumenti imprescindibili per creare nuova consapevolezza nelle future generazioni, essenziali per il cambiamento.

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