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Il Green Drop Award: tra film dedicati all’ecologia e #CinemainClasseA***

La prima goccia venne consegnata nel 2012, da allora il premio va al film che meglio interpreti i valori dell’ecologia tra quelli candidati alla Mostra del Cinema di Venezia

08/09/2016

Letizia Palmisano

Il Green Drop Award è il premio che viene assegnato al film, tra quelli in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, che meglio abbia interpretato “i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”.

Il premio – oramai di fama internazionale (l’anno scorso ne parlò anche il Guardian) – è giunto quest’anno alla sua quinta edizione.

Come nacque questo premio? 

Lo abbiamo chiesto ad Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia. “L’idea nacque nel 2011. Green Cross Italia organizzava il premio special Green Cross a CinemAmbiente a Torino, un bellissimo festival incentrato sulle tematiche green. L’idea era quella di uscire dal ‘recinto’ green e di arrivare a parlare a un grande pubblico. In quel momento in Italia vi erano 2 festival importanti: Roma e Venezia.

Venezia ospita la mostra del Cinema più antica del monto e poi la città, in se stessa, è un ecosistema da tutelare. La biennale di Venezia accettò la nostra proposta e così la Mostra del Cinema di Venezia divenne il primo festival internazionale di cinema ad ospitare un premio cinematografico legato alla sostenibilità”.

Per il resto possiamo dire che è storia e presente. “Abbiamo iniziato a giocare nel campo dei grandi”, aggiunge Marco Gisotti, direttore del Premio, “per mantenere alte le aspettative chiedemmo ad Ermanno Olmi, il più grande regista italiano che si sia dedicato al rapporto tra uomo, ambiente e natura, di essere il nostro primo presidente di Giuria. Sempre nella prima edizione del 2012 avemmo due madrine di eccezione e di spicco: Claudia Cardinale e Claudia Gerini. Tra i nostri giurati vorrei poi ricordare Ugo Gregoretti e Franco Iseppi”.

La goccia di vetro e i 4 elementi

 Anticamente quattro erano considerati gli elementi della natura –  acqua, aria, terra e fuoco – ed oggi essi sono tutti raccolti nel Green Drop Award. Il fuoco, con la sua energia, ha un alto valore simbolico e forgia il vetro, trasformandolo in goccia, la forma del premio. L’acqua, oltre ad essere rappresentata dal “Green Drop” è sempre presente nelle campagne di sensibilizzazione di Green Cross Italia che negli anni hanno affiancato il premio e hanno consentito la realizzazione di pozzi in Senegal per rendere accessibile “l’oro blu” a popolazioni che non avevano la disponibilità. La goccia poi è un simbolo della laguna di Venezia. L’aria, contenuta anche nella goccia insieme alla terra, è spesso la protagonista dei film premiati come in “Behemoth”, il film vincitore 2015 in cui all’aria pulita dei pascoli deve lasciare spazio all’inquinamento delle cave di carbone.

Ogni anno la terra ha un ruolo di messaggera: all’interno della goccia, infatti, viene riposto un pugno di suolo proveniente da un luogo diverso del mondo. Nel 2012, in vista della conferenza di Rio+20, venne portata da alcuni ricercatori dal Brasile. Nel 2013 venne usata la sabbia dell’Egitto, terra vittima di scontri in quell’anno. Nel 2014 il terriccio venne dall’Antartide, continente fragile e molto sensibile ai cambiamenti climatici. Nel 2015 il cuore del premio era la terra siccitosa del Senegal. Per la prima volta, il Green Drop, nel 2016 conterrà suolo italiano e più esattamente quello proveniente dalla città simbolo della pace: Assisi. Con uno scambio dall’alto valore simbolico, gli organizzatori del Green Drop Award hanno infatti ricevuto dai frati francescani terriccio di Assisi e, in cambio, hanno donato un terriccio fonte di vita: il compost. La terra francescana è un chiaro riferimento all’enciclica Laudato Sì di papa Francesco.

Dalle storie ai set green

Il Green Drop Award negli anni ha iniziato ad essere messaggero e ambasciatore di sostenibilità nel Cinema, dal messaggio raccontato nelle pellicole al vero e proprio set verde. Quest’anno, tra gli appuntamenti del Green Carpet, vi è stata la prima delle lezioni di Cinema Verde. Una pellicola, infatti, può essere green non solo per la trama e il messaggio ma anche per le modalità con cui il film è realizzato. Dall’efficienza energetica alla riduzione dei rifiuti, alle politiche sulla mobilità sostenibile. A queste tematiche è stato proprio dedicato l’evento seminario per i giornalisti sul cinema verde che ha visto la partecipazione di un centinaio di giornalisti, appassionati e curiosi di ambiente e/o di cinema. A conclusione dell’appuntamento Green Cross Italia ha annunciato il partenariato con ENEA per l’iniziativa #CinemainclasseA facente parte della campagna ENEA Italia in classe A.

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