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Mobilità elettrica e rinnovabile in gruppo: così conviene!***

Acquistare un’auto elettrica o ibrida e risparmiare. Come? Con i gruppi di acquisto. Intervista ad Andrea Poggio (Legambiente)

27/06/2016

Letizia Palmisano

L’unione fa la forza. E nel gruppi di acquisto anche il risparmio che diventa veramente alto quando si compra un’automobile, per di più ecosostenibile.

Come? Vi starete chiedendo… Gas (e non in senso di metano ma di gruppo di acquisto) per comprare l’auto auto? Magari elettrica o ibrida? Ebbene sì. Per l’esattezza si chiama GAI, gruppo di acquisto ibrido, nato nel 2013 e promosso da Vivi con Stile, il portale e progetto sugli stili di vita sostenibili coordinato da Andrea Poggio. Lo abbiamo intervistato per saperne di più. 

Un Gas, solitamente, fa venire in mente gli acquisti di beni di consumo quotidiano. Qui, invece, si parla di auto… qual è la reazione delle persone di fronte a una proposta così “impegnativa”?

Partendo dall’esperienza dei “classici” Gas, abbiamo pensato di applicare lo stesso schema anche per l’acquisto di auto ibride ed elettriche. Abbiamo quindi unito le forze con il GAI, una associazione che promuove l’acquisto in gruppo di auto ibride dal 2013, esaudendo, con 14 bandi d’acquisto, le richieste di oltre 600 acquirenti. Speriamo che questa attività possa contribuire a convincere coloro che non possono fare a meno dell’auto per spostarsi a scegliere auto meno inquinanti, ibride elettrico-benzina (se usa l’auto per percorrenze superiori a 200 Km al giorno) o magari completamente elettriche (se percorre tragitti inferiori).

Per il futuro vi sarà poi la possibilità di pensare a gruppi di acquisto di auto a metano, specie nel caso in cui esso sia prodotto da scarti di natura organica (biometano, ndr).

Quante persone hanno partecipato ai GAS? Che sconti hanno ottenuto? 

Nel caso degli ultimi gruppi abbiamo chiuso l’acquisto con la partecipazione di 50-100 famiglie alla volta ottenendo sconti importanti e sicuramente ben maggiori della normale offerta dei concessionari: 30% sul prezzo di listino per l’acquisto del veicolo, 50% sugli pneumatici, 10% sugli accessori.

Le persone devono comprare tutte lo stesso modello?  

Ad oggi gli accordi sono stati con singoli concessionari. Quindi si sceglie tra le auto della marca del concessionario ma con tutta la scelta di del modello, colore, accessori -persino la possibilità di permuta del proprio usato – rimessa alla volontà e alle necessità di ciascun partecipante. Per le vetture ibride con il gruppo d’acquisto in corso abbiamo scelto i modelli Toyota (Yaris, Auris, Prius), mentre per quelli elettrici “puri” le proposte Nissan (Leaf, NV200).

Legambiente non è nuova a questo tipo di proposte. Da anni esistono anche i gruppi di acquisto per l’energia solare. Sono tutt’ora attivi?

Per noi di Legambiente l’esperienza dei GAS non è una novità: in passato, grazie ai GAS, abbiamo aiutato un migliaio di famiglie italiane ad installare pannelli solari sul tetto delle loro abitazioni e quindi ad ottenere, con queste tecnologie, acqua calda e energia elettrica. Abbiamo poi cercato di promuovere anche impianti a pompa di calore ad alta efficienza e la ristrutturazione di condomini, ma si trattava di raggruppare adesioni su base territoriale. Oggi, invece, abbiamo stretto alleanze anche con cooperative che si occupano di energie rinnovabili su tutto il territorio nazionale: chiunque può godere di una “sua” porzione indivisa di centrale rinnovabile grazie all’accordo tra Legambiente e We for Green. 

Se Le chiedessimo altre alternative per la mobilità condivisa e rinnovabile?

Ai giorni d’oggi muoversi “elettrico e rinnovabile” in gruppo è possibile senza dover affrontare investimenti eccessivi. Anzi, se si approfitta di alcune offerte che abbiamo concordato, a Milano, Firenze e Roma, con il car sharing elettrico di Share’NGo si viaggia a prezzi “popolari”. Tra qualche giorno lanceremo anche il primo gruppo di acquisto di biciclette elettriche o a pedalata assistita. Tutte le offerte si troveranno sul sito www.viviconstile.org, il portale di chi sta cercando di cambiare i propri stili di vita e di mobilità.

Ora è davvero chiaro: l’unione fa il risparmio, economico ed ambientale!

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