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Record di emissioni di CO2 nel 2013, allarme dell’Onu

Hanno registrato l’incremento più alto degli ultimi 30 anni, il 21 settembre la società civile si incontrerà in centinaia di piazze di tutto il mondo, nella più grande manifestazione globale per il clima

09/09/2014

Redazione Econews

Le emissioni di gas serra, nonostante la crisi economica che ha colpito i paesi industrializzati, continuano a crescere. Nell 2013 hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi 30 anni. L’ allarme lo lancia la Wmo (World Meteorological Organization), l’Organizzazione meteorologica mondiale, agenzia dell’Onu, che chiede un’azione urgente contro il cambiamento climatico. La concentrazione di CO2 in atmosfera è stata, nel 2013, superiore del 42% rispetto alla metà del XVIII secolo, prima della rivoluzione industriale. Da allora, i livelli di metano sono aumentati del 153%, e il protossido di azoto del 21%.

Dobbiamo invertire questa tendenza – ha dichiarato il segretario generale della Wmo, Michel Jarraud – riducendo le emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra su tutta la linea. Stiamo esaurendo il tempo a nostra disposizione“. Sotto accusa, la combustione di carbone e petrolio, così come la produzione intensiva ed energivora di cemento, colpevoli di aver spinto l’acceleratore sulle emissioni di CO2. Anche se, sottolinea la Wmo, i livelli raggiunti nel 2013 non si spiegano con i soli combustibili fossili. Su scala globale, la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto le 396 parti per milione (ppm) nel 2013. L’aumento atmosferico della CO2 dal 2012 al 2013 è stato di 2,9 ppm, valore che rappresenta il maggior incremento annuale nel periodo 1984-2013. A tale tasso di crescita, secondo la Wmo, la concentrazione media globale annuale si prevede supererà la simbolica soglia delle 400 ppm nel 2015 o nel 2016: Gli studiosi stimano che la CO2 è arrivata l’ultima volta a 400 ppm probabilmente nel Pliocene – tra 3,2 e 5 milioni di anni fa – quando il clima era molto più caldo di oggi. La soglia delle 450 ppm di CO2 in atmosfera, invece, viene indicata quale limite massimo a cui si possano avere ancora probabilità ragionevoli (attorno al 50%) che la temperatura media terrestre non superi i +2 gradi rispetto al valore preindustriale.

Il Ministro dell’Ambiente italiano, Gian Luca Galletti, di fronte a questi dati, da Bruxelles auspica un “accordo virtuoso di tutta l’Europa per la riduzione delle emissioni di CO2“.  “Abbiamo messo – ha detto Galletti – questo tema come priorità del settore ambiente dell’agenda della presidenza del semestre Ue“, ricordando che già il 6 ottobre prossimo ci sarà su questo tema una riunione informale dei ministri europei dell’ambiente e dell’energia. Intanto per sensibilizzare i cittadini sul tema dei cambiamenti climatici ci sarà, il 21 settembre, la giornata mondiale di mobilitazione contro i cambiamenti climatici. In occasione del vertice dei capi di Stato che si svolgerà all’Onu a New York, la società civile si incontrerà in centinaia di piazze di tutto il mondo, nella più grande manifestazione globale per il clima mai organizzata, la People’s Climate March. 

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