Interventi “taglia bollette” che fanno bene al portafoglio e al clima
30/06/2014
Redazione Econews
Una eco-ristrutturazione di casa in Italia si ripaga con il risparmio energetico. Semplici interventi come miglioramenti ai sistemi di isolamento o di riscaldamento potrebbe tradursi, infatti, in un risparmio di energia fino all’85%. Questo quanto emerge da uno studio fatto in 13 paesi europei nell’ambito del progetto Ue TABULA2, che ha come oggetto di individuare il rendimento energetico dei più comuni tipi di edifici e di valutare il potenziale di risparmio energetico, che per l’Italia ha visto all’opera i ricercatori del Politecnico di Torino.
Proprio l’Italia, secondo la ricerca, sarebbe il paese che beneficerebbe maggiormente da questi interventi “taglia bollette”: nella Repubblica Ceca il risparmio sarebbe solo del 41%, in Germania e Danimarca del 46% in Grecia del 62%. Nei 13 paesi presi in esame si potrebbe risparmiare in media il 40% di energia dalla ristrutturazione del patrimonio edilizio residenziale. I ricercatori italiani hanno definito tre zone climatiche, quattro formati tipici delle case residenziali, hanno classificato gli edifici in otto classi di età che vanno da quelli costruiti prima del 1900 a dopo il 2005 e per ogni tipo di edificio hanno stimato la domanda energetica, sulla base dei sistemi di riscaldamento e di acqua calda.
La ricerca si è concentrata sul patrimonio edilizio del Piemonte – ma il metodo può essere esteso a tutta Italia – e ha preso in esame due livelli di risparmio energetico, standard e avanzato. Le ristrutturazioni standard includono misure per migliorare i sistemi di isolamento e riscaldamento e di acqua calda, quelle avanzate prevedono l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (maggiore isolamento dell’edificio, pompe di calore geotermiche o sistemi per generare calore da energia solare. ecc.). Una ristrutturazione standard in Italia potrebbe far risparmiare fino al 77% di energia, con una avanzata si arriverebbe all’85%. In Europa per tutto il loro ciclo di vita, gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo di energia e il 36% delle emissioni di CO2. Migliorare l’efficienza energetica e utilizzare energia rinnovabile negli edifici è quindi di vitale importanza per mitigazione dei cambiamenti climatici.