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Sì la metro C aprirà. Viaggio nel cuore della nuova linea metropolitana di Roma per saperne di più***

L’11 ottobre sarà inaugurata la prima tratta. Entro 16 mesi la Metro C arriverà a San Giovanni dotando Roma di altri 21 km di rete metropolitana.

0/09/2014

Letizia Palmisano

I romani guardano l’arrivo di una nuova linea tranviaria o una metropolitana sul suolo (o nel sottosuolo) capitolino con lo stesso stupore – e quasi con gli stessi tempi – con cui i parigini o i londinesi scrutano la Cometa di Halley. Non è un caso infatti che la capitale italiana sia la prima, tra quelle europee, per il numero di veicoli privati (74 ogni 100 abitanti), contro i 31 di Londra e i 25 di Parigi e le conseguenze di questo ben poco onorevole primato si traducono in smog, paralisi del traffico e minor livello di qualità della vita. Tra le cause di tale condizione c’è appunto l’assenza di un adeguato trasporto pubblico che possa collegare, in tempi ragionevoli, le diverse parti di un Comune davvero esteso e congestionato così da essere il primo mezzo di trasporto competitivo a moto ed auto private. Per meglio descrivere la situazione con qualche numero, ad oggi Roma ha una rete di metropolitane di circa 45 km e 52 stazioni. Londra, con le sue 13 linee copre 460 km con 382 fermate (battuta per una manciata di km solo da Shanghai a livello mondiale) seguita, in Europa, da Madrid con i suoi 293 km e Parigi con 215.

Significativi “spiragli” dal sottosuolo, però, stanno per aprirsi con il prolungamento di alcune diramazioni delle linee metro attualmente esistenti e con l’inaugurazione della terza linea, la C che collegherà l’area Est di Roma con il centro.

I lavori sono iniziati nel 2007, molte strade e piazze sono state chiuse (da allora o a turno col proseguo dei lavori) con conseguenti disagi alla circolazione, al commercio di alcune aree e nel complesso alla cittadinanza. Dopo una serie di slittamenti finalmente negli ultimi tempi, man mano, le strade sono state “spacchettate” lasciando il posto agli accessi e alle stazioni della Metro C che, nel giro di pochi mesi (specie se paragonati agli anni di attesa) potrà consegnare ulteriori 21 km divise in 24 stazioni. Una metro al servizio dei romani che potranno usarla per recarsi nelle zone più centrali, ma che darà anche la possibilità di far scoprire a capitolini e ai turisti angoli della città ad oggi tagliati fuori dai percorsi turistici più frequenti, proprio a causa dei lunghi tempi di percorrenza. Ville romane, catacombe, aree verdi archeologiche avranno un accesso (ecosostenibile).

Econews è andata a visitare per voi una delle future stazioni: Teano, vicino a via Prenestina. All’incontro, organizzato dall’assessore ai lavori pubblici del V Municipio con delega alla metro C Stefano Veglianti, hanno preso parte anche i rappresentanti della società Metro C e del Comune di Roma. Tra gli ospiti del tour, esponenti delle associazioni territoriali e degli esercizi commerciali per capire come cambierà l’aspetto e la vita di aree che coinvolgono centinaia di migliaia di cittadini.

I numeri annunciati e confermati durante l’incontro: il primo tratto, da Pantano a Centocelle, prenderà il via il prossimo 11 ottobre 2014, anche se con una frequenza per ora ridotta a 12 minuti e una fascia oraria che partirà alle 5:30 e terminerà alle 18:30. Il prolungamento per la fermata Lodi dovrebbe vedere la luce nella primavera del 2015 e per San Giovanni (nodo di scambio con la linea A) a dicembre 2015. Nel progetto, anche se non prima del 2020, ci sarà l’intersecazione con la fermata Colosseo (metro B) ma è previsto che la tratta arrivi sicuramente (con data da destinarsi) a Piazza Venezia, tempi e modalità più incerte per il proseguo.

Tra le domande più diffuse, proprio in relazione allo snodo con la stazione della Metro A, vi è stata quella legata al fatto che l’accesso da una metro all’altra sia esterno (necessità di uscire e rientrare in metro) o interno. Con soddisfazione dei presenti, è stato annunciato che la stazione metro sarà unica, agevolando il passaggio delle persone da un treno ad un altro. A pieno regime la metro C potrà accogliere 27 mila persone l’ora (ogni treno può ospitarne circa mille, come per i convogli della linea A) con una frequenza di 4 minuti. Come affermato dall’Assessore Veglianti: “E’ importante seguire i lavori anche dall’interno per capire il perché di alcune scelte e dei tempi di realizzo”. Una linea – ci hanno assicurato ed illustrato – a norma e all’avanguardia in termini di sicurezza e fruibilità. Così, è stato possibile vedere come la nuova stazione di Teano, nel rispetto delle normative attuali, presenti ampi spazi e l’assenza di barriere architettoniche: dalle guide per i portatori di handicap agli stalli per le biciclette, ascensori che ti portano direttamente alle banchine, che ricordano i moderni aeroporti, studiate in ogni dettaglio per garantire la sicurezza.

Lavorare poi affinché la metro sia funzionale al territorio a tutto tondo “ha proseguito Veglianti, come nel caso della fermata Teano che potrà diventare porta per l’area archeologica di Villa Gordiani, ad oggi sconosciuta anche alla maggior parte dei romani, e quindi poter dare nuova linfa a tutta la zona.

Una curiosità. A Roma figura “bersaglio” delle battute da parte dei fruitori del trasporto pubblico sono i conducenti. Ecco, per la Metro C questo non sarà possibile. Sarà la prima metro capitolina a guidarsi… da sola. Anche se, ci hanno spiegato i rappresentanti della Capitale, esistono dei precedenti in altre città italiane, Roma si caratterizzerà perché la Metro C sarà in Italia la linea più lunga e “pesante” a dotarsi di questo sistema. In ogni caso, però, sarà presente uno steward su ogni treno, pronto ad intervenire per ogni evenienza.

Noi? Intanto facciamo il conto alla rovescia per la prima corsa dell’11 ottobre. Stay tuned!

Photo Credits: The Ecoowl

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