Nutkin, lo scoiattolo rosso reso celebre dai libri illustrati per bambini di Beatrix Potter, rischia l’estinzione “per colpa” dello scoiattolo grigio, dannoso anche per boschi e piantagioni. Ora però qualcosa in Gran Bretagna sta cambiando.
20/04/2015
Letizia Palmisano
Lo scoiattolo rosso è uno degli animali più simpatici ed amati nell’immaginario collettivo. Chi non ricorda Semola, il protagonista del cartoon “La Spada nella Roccia”, trasformato in questo simpatico animaletto? La fama di questo allegro roditore, però, si diffuse ancor prima dell’opera disneyana grazie alle novelle illustrate della scrittrice per bambini Beatrix Potter.
A cavallo tra il XIX e il XX secolo, in Gran Bretagna (e più tardi in Italia), sono iniziati i guai per per questo piccolo amico: l’introduzione dello scoiattolo grigio proveniente dal Nord America che iniziò rapidamente la sua espansione, ha comportato la veloce diminuzione del parente rosso che è infatti diventato una delle specie a maggior rischio di estinzione. Tra le concause di tale fenomeno, oltre alla scomparsa del suo l’habitat, vi è da elencare la competizione alimentare tra le due varietà e la diffusione del Poxvirus, un virus a cui lo scoiattolo grigio, pur essendone portatore, resiste, e che invece ha falcidiato il cugino rosso.
La differenza fra le due varietà non riguarda, però, solo il mantello dei due animali. La specie alloctona si è imposta, infatti, con un impatto ambientale devastante che si è manifestato in danni ai boschi e alle piantagioni arboree e arbustive. Le sorti di “Nutkin” in Gran Bretagna, peraltro, interessano molto da vicino anche l’Italia dove, negli ultimi decenni, il fenomeno si sta replicando con gli stessi danni all’ecosistema.
A differenza della Gran Bretagna, inoltre, il Belpaese non è un’isola e vi è il rischio concreto che lo scoiattolo grigio finisca per invadere il continente. Si può quindi capire come la sopravvivenza dello scoiattolo autoctono abbia un valore in termini di biodiversità ma anche economico, di grande rilievo. Per questo in Europa esiste un progetto Life che ha lo scopo permettere alla specie autoctona di ripopolare gli originari boschi.
La strategia UE da un lato è volta a rimuovere quanti più “invasori” possibili, dall’altro adottando azioni di valorizzazione degli ecosistemi forestali tramite il ripristino di condizioni favorevoli alla permanenza e, dove possibile, la reintroduzione dello scoiattolo rosso.
Negli ultimi tempi, nel Regno Unito, si stanno registrando dati incoraggianti: dopo 140 anni lo scoiattolo rosso è riuscito a sconfiggere il killer poxvirus e la sua popolazione è in crescita, tornando a farsi vedere anche in aree in cui era estinto come il Lake District. Il primo scoiattolo rosso che ce l’ha fatta è stato “scoperto” nel 2013 e scherzosamente ribattezzato Clark Kent, pronto per la prossima saga di super scoiattoli rossi protagonisti nel nostro Continente…