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Finocchiona e piadina, il made in Italy ha due nuove IGP

L’Italia primeggia in Europa per Denominazioni con oltre il 20% del totale

Due prodotti alimentari tipici italiani, la piadina romagnola e la finocchiona toscana, si aggiungono alla lunga lista delle specialità IGP, indicazione geografica protetta. Il ministero delle politiche agricole ha reso noto infatti che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione per queste due eccellenze del made in Italy.

La zona di produzione della “Finocchiona” Igp comprende l’intero territorio continentale della Toscana, escludendo le isole, che rappresenta la zona in cui si è consolidata nel tempo la produzione di questo salume tipico, tra i più diffusi in Toscana. La principale caratteristica che lo differenzia e lo rende unico nel panorama dei salumi, è il marcato ed inconfondibile aroma del finocchio utilizzato in semi e/o in fiori nell’impasto e la morbidezza della fetta che talvolta tende a sbriciolarsi al momento del taglio. 

La denominazione “Piadina Romagnola/Piada Romagnola”, invece, identifica il prodotto della panetteria ottenuto dalla lavorazione e successiva cottura su piastre di un impasto a base di farina, grassi, sale e alcuni ingredienti opzionali. La Piadina si presenta a forma di disco, di color bianco-avorio con macchie caratteristiche ambrate di varie dimensioni e tonalità sui due lati, con sapore fragrante.

La zona di lavorazione e confezionamento comprende il territorio della Romagna e più precisamente l’intero territorio delle Provincie di Rimini, Forlì Cesena e Ravenna e di alcuni Comuni della Provincia di Bologna (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro, Dozza, Fontanelice, Imola, Mordano). 

La procedura europea prevede ora che, dopo tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta, Finocchiona e Piadina saranno ufficialmente iscritte nel registro europeo delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.

L’Italia con più di 260 Denominazioni su 1.250 si aggiudica oltre il 20% del totale europeo e può contare su un fatturato alla produzione di circa sette miliardi. Dietro l’Italia si trovano Paesi come la Francia, con 212 Denominazioni, e la Spagna con 178. Ma l’altra faccia della medaglia di questa grande varietà di prodotti di qualità è la cosiddetta “agropirateria”, di cui sono vittime le produzioni nazionali sui mercati internazionali e che si concretizza nella presenza in commercio di prodotti non originali che evocano o imitano le denominazioni tutelate.

Photo Credit: Maria Andreucci

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