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La sostenibilità va in vacanza***

Raccolta differenziata, lampade LED, pasti bio: cresce l’offerta di hotel e b&b a basso impatto ambientale
  • Veronica Ulivieri

La sostenibilità va sempre più in vacanza. Mentre si avvicina il tempo delle ferie estive, inizia anche la caccia alle destinazioni più originali, rilassanti e, sempre di più, anche in grado di offrire esperienze a contatto con la natura e a ridotto impatto ambientale. Oltre agli spostamenti – molto gettonate le vacanze a piedi e in bici – al centro dell’attenzione ci sono le strutture ricettive. Secondo una recente indagine di Tripadvisor, infatti, “le misure eco-friendly degli hotel sono importanti per 4 italiani su 5 (86%), che affermano di prestare particolare attenzione a questo aspetto. I viaggiatori Italiani dimostrano inoltre una sensibilità sul tema superiore alla media europea e a quella mondiale, che si attestano rispettivamente al 78% e al 79%, e conquistano la decima posizione a livello mondiale per la loro attenzione agli aspetti eco”.

In questo scenario, anche alberghi e b&b si stanno sensibilizzando al tema. Tra le realtà più attente c’è la catena EcoWorld Hotel, vincitrice già nel 2012 del premio per lo Sviluppo sostenibile, organizzato dall’omonima fondazione. Il network, che oggi comprende più di 130 strutture, si basa su un sistema di valutazione che va da una a cinque eco-foglie. Per ottenere una eco-foglia, gli hotel devono soddisfare i 15 requisiti obbligatori, tra i quali ci sono il rispetto rigoroso della raccolta differenziata, l’installazione del 60% di lampadine con un’efficienza energetica di classe A, l’utilizzo di almeno due prodotti detergenti certificati e di almeno il 90% di carta uso igienico certificata. Ai livelli superiori ci sono invece le strutture che si impegnano anche in altre attività sostenibili facoltative, in tutto circa 80.

Sempre nel 2012, la catena di hotel Accor, che raccoglie hotel in 90 Paesi del mondo, ha lanciato il programma Planet 21 per ridurre il proprio impatto ambientale, con buoni risultati: alla fine del 2013, il 95% degli hotel del network usava prodotti certificati Ecolabel e il 7% utilizzava energia rinnovabile. Inoltre, in due anni l’uso dell’acqua era diminuito del 5%.

Legambiente, nel suo sito dedicato al turismo, ha mappato le strutture ricettive impegnate per ridurre il proprio impatto ambientale. Di ogni hotel, vengono date informazioni precise sull’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, sull’offerta di prodotti biologici, sui collegamenti con i mezzi pubblici, sulla messa a disposizione degli ospiti di biciclette.

L’ultima novità del settore è la piattaforma Ecobnb.com, che raccoglie più di 1.200 hotel e alloggi per vacanze ecosostenibili. Per entrare a far parte del database, le strutture devono avere almeno cinque dei dieci requisiti di sostenibilità previsti dal sito, tra i quali figurano una raccolta differenziata oltre l’80%, l’uso di prodotti ecologici per le pulizie, l’installazione di lampadine a basso consumo, il recupero e riuso delle acque piovane e la possibilità di arrivare senza auto.

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