L’Istat censisce il verde delle città italiane, quelle con più m2 di parchi e giardini sono Matera, Trento e Roma
Parchi, giardini, ville, boschi, tutto ciò che costituisce il verde urbano, rappresenta il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia italiani, pari ad una superficie di 567 milioni di m2. Le città che dispongono della più vasta superficie di verde sono Matera con circa 60 milioni di m2 (più del 10% del totale italiano), Trento con oltre 47 milioni, Roma con oltre 45 milioni. Ma se dalla superficie di verde si passa alla disponibilità di verde per abitante la classifica cambia: è Reggio di Calabria la città con la più elevata disponibilità pro capite con 103 m2 (la media italiana è 31,1 m2) anche se ciò è dovuto all’alta incidenza di aree boschive e incolte all’interno dei confini comunali; seguita da Cagliari (52,7 m2 per abitante), i tre grandi comuni veneti (Padova 40,5 m2, Venezia 37,8 m2, Verona 33,7 m2) e Trieste (32,6 m2).
Gli italiani invece che dispongono di meno verde sono gli abitanti di Genova, Bari e Taranto che hanno meno di 9 m2 di verde urbano a testa Questa fotografia del verde in città relativa al 2014 è stata scattata dall’ Istat nel suo rapporto “Verde Urbano” appena pubblicato. Se poi si considera la “densità” del verde urbano, cioè la percentuale del verde rispetto alla superficie comunale, la classifica cambia ancora. In testa ci sono Sondrio e Trento (poco meno di un terzo del territorio comunale), Pordenone (19,2%), Potenza (14,2%), Pescara (13,5%), Gorizia (11,3%) e due grandi comuni (Torino e Milano, rispettivamente il 15 e il 12,6% del territorio).
Le città italiane poi, osserva l’Istat, si qualificano per la peculiare compenetrazione, nel contesto urbano, del verde che proviene dalle aree naturali protette e dalle aree agricole periurbane, tanto che il 5% dei capoluoghi mostra densità superiori alla media per aree naturale e aree agricole e in 11 parte del territorio è specificatamente tutelato come parco agricolo.
Le 12 città in cui l’incidenza del verde urbano e delle aree naturali protette è superiore alla media sono in maggioranza centri urbani di medio-grandi dimensioni; in sei casi si tratta di grandi comuni, Trieste, Roma, Napoli, Reggio di Calabria, Palermo e Cagliari. Sono tutti contesti dove le aree uniche di rilevante pregio sono state nel tempo sottoposte a tutela naturalistica, anche per via della contiguità con ambiti fortemente urbanizzati: a Cagliari le saline del Molentargius e di Macchiareddu e la laguna di Santa Gilla, a Trieste le aree carsiche, a Reggio di Calabria il parco dell’Aspromonte, a Palermo il monte Pellegrino, a Napoli e Roma numerosi ed estesi parchi e riserve naturali periurbani.
L’ Istat ha anche classificato le differenti specie di verde urbano presente nelle città italiane. Le aree del verde storico e dei parchi ville e giardini di non comune bellezza – che distinguono i paesaggi urbani nazionali – rappresentano in media circa un quarto del verde urbano, le aree boschive oltre il 20%, quelle a verde attrezzato il 14%, i grandi parchi urbani e le aree di arredo entrambe circa il 10%. Gli alberi monumentali (una delle componenti del verde tutelata dal Codice dei beni culturali) sono presenti in 67 città capoluogo. Le città, infine, che nel triennio 2011-2014 hanno maggiormente ampliato il proprio verde urbano sono Roma (1,9 milioni di m2 in più), Milano (1,1 milioni) e Rimini (poco meno di un milione), seguite da Verona, Padova, Ferrara, Ravenna e Palermo (tutte con incrementi tra i 500 e i 700 mila m2).
- Redazione Econews