Nel canale tra le Orcadi e la terraferma scozzese nasce MeyGen, il più grande progetto energetico al mondo alimentato dalle maree che a fine anno darà già energia a 3000 case e ha trovato ora anche nuovi investitori
Per aiutare la Scozia a centrare il suo obiettivo di produrre entro il 2020 il 100% di elettricità da fonti rinnovabili entra in campo anche la potenza del mare. Nel canale tra la Scozia e le isole Orcadi, il Pentland Firth caratterizzato da fortissime correnti dall’oceano Atlantico e dal mare del Nord che raggiungono fino i 29 chilometri l’ora, è infatti in costruzione il più grande progetto energetico al mondo alimentato dalle maree la cui prima fase, che conta quattro turbine, entrerà già in funzione quest’anno fornendo elettricità a 3.000 abitazioni.
Il progetto dal nome MeyGen, per l’85% di proprietà dalla compagnia Atlantis, ha ora trovato anche un nuovo investitore per lo sviluppo delle sue fasi successive, si tratta del fondo Equitix, un fondo specializzato nelle grandi infrastutture, che dovrebbe investire in Atlantis 100 milioni di sterline, sia per il progetto MeyGen sia per altri progetti energetici da fonti rinnovabili, un finanziamento che servirà, come ha spiegato Tim Cornelius, amministratore delegato di Atlantis, “ad accelerare lo sviluppo.dell’industria energetica inglese alimentata dalle maree”.
Il progetto che costerà 51 milioni di sterline per la prima fase, è stato totalmente finanziato dal Renewable Energy Investment Fund del governo scozzese, dal Dipartimento britannico per l’Energia e il Cambiamento Climatico (DECC), dal Crown Estate (proprietario del fondale marino) e da investitori privati. Ora Atlantis sta cercando di completare lo schema di finanziamento della seconda fase del progetto che prenderà il via a fine anno e costerà 45-50 milioni di sterline. Una volta completato, il progetto MeyGen conterà 269 turbine che produrranno 398MW, daranno l’elettricità a 175.000 abitazioni e creeranno 100 posti di lavoro, senza contare il risparmio di CO2. La Scozia è ormai bel avviata sulla strada del 100% rinnovabile (già oggi è al 50% di produzione elettrica da fonti rinnovabili).
Proprio in Scozia sorge infatti il più grande parco eolico del Regno Unito, lo Whitelee Wind Farm che ha una capacità di 539 megawatt e genera elettricità per alimentare circa 300.000 abitazioni e proprio nei giorni scorsi è stata spenta anche l’ultima centrale a carbone ancora esistente sul suo territorio, quella di Longannet. Che il Regno Unito nel suo complesso sia diventato un leader europeo nelle rinnovabili lo dimostra anche l’ultimo rapporto di Bloomberg.
In un’Europa che nel 2015 ha visto crollare gli investimenti in rinnovabili del 18% rispetto all’anno precedente, la caduta non è stata ancora più rovinosa grazie proprio al Regno Unito che ha investito 23,4 miliardi in energia pulita, un +24% rispetto al 2014.