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Contraccezione: le under 20 si informano sul Web***

Al via la campagna dei ginecologi per un corretto uso di internet. Nuovi siti con esperti pronti a rispondere contro le “Bufale” della rete: dalla Coca Cola spermicida al coito interrotto. Gli amici restano la seconda fonte di informazione

Rossella Cravero

È internet la fonte di informazione per la contraccezione per il 22% delle italiane d’età compresa tra i 20 e i 30. Solo il 16% si rivolge al ginecologo, preferito anche alla madre (29%), ai compagni di scuola (24%) e al migliore amico (20%). Tutto questo mentre nel mondo il 20% delle donne sottovaluta il rischio di rimanere incinta durante rapporti non protetti. Sono questi i dati che emergono da un’indagine promossa da GfK, su un gruppo di donne del nostro Paese, e da uno studio internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

“Percentuali che ci hanno spinto a muoverci per intercettare le under 30 che rischiano di affidarsi a fonti su internet spesso non certificate – spiega il professor Paolo Scollo presidente nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) -. Per questo abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza on line realizzando il sito contraccezionesmart.sceglitu.it dove i ragazzi possono trovare informazioni utili su tutti i metodi a loro disposizione, anche i più recenti come i sistemi intrauterini che consentono una contraccezione sicura indipendentemente dell’adesione al trattamento.

Inoltre, parte oggi una campagna di informazione per le frequentatrici del web. In rete si legge di tutto, per esempio che il coito interrotto rappresenta un metodo sicuro, oppure che la coca cola è spermicida, vere e proprie “bufale” – aggiunge Scollo -. Con la nostra iniziativa vogliamo indirizzare le donne verso siti affidabili e certificati”.

Mauro Busacca, direttore dell’Ostetricia Ginecologia del Fatebenefratelli-Macedonio Melloni di Milano e Vice-Presidente SIGO spiega che da 10 anni, è attivo il progetto Scegli Tu (www.sceglitu.it), un vero e proprio “consultorio on line” dove la SIGO mette a disposizione i propri esperti per rispondere alle domande dei ragazzi. Attivo anche un proprio profilo Facebook e Twitter

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