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I miracoli dell’Ortoterapia, attenua il dolore e accresce l’autostima***

Dedicarsi alla crescita degli ortaggi nei Paesi Anglosassoni è una disciplina scientifica applicata da oltre 40 anni. Da noi una tendenza sempre più in voga. Al Meyer di Firenze Ortoterapia in Ospedale per i più piccoli

Rossella Cravero

Pomodori che crescono sul balcone di casa, piccole terrazze che si trasformano in orti da accudire e spazi verdi comunali che vengono ridistribuiti, con bandi pubblici, in terreni ad uso dei cittadini: se il motore primario di questa nuova tendenza, sembra essere stato la crisi, sempre più sta prendendo piede la consapevolezza dell’importanza dell’Orto Terapia. 

Dedicarsi alla crescita degli ortaggi, oltre che a fiori e piante, sembra contribuire a migliorare la frequenza cardiaca e a indurre uno stato di relax, attenuando la sofferenza dal dolore, l’ansia, l’astenia, migliorando gli stati depressivi e il tono dell’umore, fino a stimolare la ripresa in fase di convalescenza.

Inoltre il prendersi cura di organismi viventi aumenta il senso di responsabilità e favorisce la socializzazione nel lavoro di gruppo. I ritmi ancestrali della terra riescono a dare un equilibrio in chi è abituato alla frenesia lavorativa, così come al contrario riescono a integrare, con un ruolo attivo, chi ha vissuto un periodo di isolamento. La crescita di un ortaggio è il risultato tangibile della propria capacità e l’autostima ne trae beneficio. 

Una serie di effetti salutari che si dimostrano ancora più validi per i bambini. A conferma di ciò, uno degli ospedali pediatrici per eccellenza, il Meyer di Firenze, ha realizzato con la cooperativa Antropozoa e con il supporto del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura della Facoltà di Agraria il progetto di Ortoterapia in Ospedale. “Per un bambino ospedalizzato il fatto di poter frequentare un ambiente tattile e olfattivamente diverso dal proprio ambiente di cura diventa uno stimolo alla guarigione, un aumento dell’autostima e l’opportunità di soddisfare le spinte creative e di accudimento spesso inespresse nello stato di malattia”, si legge sul sito della Fondazione Meyer.Ed ecco che al Meyer è stata creata la vasca degli odori (origano, rosmarino, salvia, timo, maggiorana, lavanda, ruta, menta) adornata con piante di girasoli. La vasca degli ortaggi (Melanzane, peperoni, zucchine).

La vasca dei pomodori (ciliegini, nani, cuori di bue). I semenzai dei radicchi e delle insalate (radicchio rosso, rucola, lattuga, misticanza, insalata riccia, ravanelli).In futuro, inoltre – spiegano – sarà organizzato anche un “giardino viaggiante” in modo da portare odori e colori ai bambini che non possono muoversi dalle loro stanze.Negli Stati Uniti (come in tutti i paesi anglosassoni), in Canada e in Giappone, la Horticultural Therapy viene applicata da più di 40 anni ed è una disciplina scientifica studiata nelle università; è praticata in centri specialistici di fama internazionale, sotto forma di Healing Garden o di Therapy Garden appositamente progettati, e nei reparti degli ospedali più importanti. 

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