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Il sonno come alleato della linea: Meno dormi e più rischi di ingrassare***

Per la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, un adeguato riposo notturno è fondamentale per le prestazioni cognitive e per prevenire l’insorgenza di obesità e malattie croniche

Rossella Cravero

Meno dormi e più ingrassi: il pericolo si manifesta sin da piccoli. “Il sonno – spiega Elvira Verduci, componente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) – è un processo fondamentale nella vita di ogni individuo e in età pediatrica contribuisce alla salute e alla crescita del bimbo”. Nel 2010 la National Sleep Foundation ha stimato che negli Stati Uniti la prevalenza di cosiddetti “short sleeper” (sonno notturno inferiore alle 6 ore) si aggira intorno al 17-18%. Un trend che si è potuto osservare anche in età pediatrica.

Il 45% degli adolescenti dorme meno di otto ore a notte ed un ulteriore 31% tra le otto e le nove ore a notte.“Oltre alle classiche conseguenze di un ridotto riposo come sbalzi di umore, irritabilità e difficoltà di concentrazione – aggiunge il dottor Paolo Brambilla, Coordinatore Gruppo di lavoro della SIPPS “Obesità e stili di vita” – la durata del sonno sembra essere associata a patologie croniche: non solo obesità ed insulino-resistenza ma anche diabete mellito di tipo 2, disturbi cardiovascolari ed aumentata mortalità. Studi epidemiologici suggeriscono infatti che soggetti, sia adulti che bambini, definiti come “short sleepers” tendono ad avere un maggiore indice di massa corporea (BMI), una maggiore percentuale di grasso corporeo e una maggiore circonferenza della vita nei confronti di chi rispetta le ore di sonno raccomandate. Anche la regolarità del sonno sarebbe importante a fini preventivi”.

Il recente studio europeo HELENA ha osservato le abitudini nutrizionali, l’attività fisica e la durata del sonno di 3.311 adolescenti provenienti da 10 Paesi europei, tra cui l’Italia, ha rivelato che nei soggetti in cui la durata del sonno era inferiore alle 8 ore per notte è stato riscontrato un aumento dell’appetito per cibi ad alto contenuto di grassi e carboidrati, come patatine, pizza e hamburger. Al contrario, la proporzione di adolescenti che consuma più frequentemente frutta, verdura e pesce è maggiore in chi dorme più a lungo di 8 ore. 

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