Assumere i giusti alimenti, quando si è attaccati dai virus, consente all’organismo di farsi trovare preparati con una giusta risposta immunitaria
Rossella Cravero
Anche il cibo può aiutare a combattere l’influenza. “L’alimentazione da seguire deve essere leggera, digeribile e, allo stesso tempo, nutriente”, osserva il professor Pietro Migliaccio, nutrizionista e Presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione (S.I.S.A). “Nei primi tre giorni d’influenza, ovvero quelli che maggiormente fanno soffrire e durante i quali più fastidiosi sono i sintomi – prosegue il professor Migliaccio – è meglio stare a riposo, e praticare una terapia sintomatica, bere molta acqua a temperatura ambiente, consumare alimenti ricchi di vitamina C (soprattutto agrumi e kiwi), preferire tra gli alimenti proteici le carne bianche ed il pesce in quanto più facilmente digeribili. La pasta non va eliminata: oltre ai carboidrati (79,1%) fornisce anche proteine vegetali, (11-13% a seconda del “tipo”) e una piccola quantità di lipidi (1,4%). Inoltre è ricca di vitamine del gruppo B, contiene poco sodio e non apporta colesterolo. Nei giorni in cui si ha poco appetito è meglio consumarla a pranzo o a cena, sotto forma di minestrina in quanto facilmente digeribile, deglutibile ed anche con l’effetto di calmare la tosse”.
“Nei giorni post influenza invece – suggerisce il Prof. Migliaccio – si può introdurre della pastasciutta per recuperare le “forze” perse durante la malattia. I carboidrati complessi della pasta infatti costituiscono la principale fonte di energia per il cervello, per i muscoli, per i globuli rossi e per l’organismo e rappresenta dunque il carburante indispensabile per svolgere le attività quotidiane. E’ preferibile condirla con olio extravergine di oliva e pomodoro pelato fresco, ottime fonti di vitamine (A, C, E) e di antiossidanti, in particolare di licopene, presente in quantità maggiore nel pomodoro cotto. Con l’aggiunta nel condimento di proteine di origine animale (per esempio tonno o carne trita o pesce sminuzzato) si rende il pasto equilibrato da un punto di vista nutrizionale e si permette di recuperare le masse muscolari perse con la scarsa attività fisica svolta”.
Dieta a cura del Prof Pietro A. Migliaccio con la collaborazione delle dietiste Silvana Nascimben e Eugenia Cilla.
Colazione: Latte, caffè a piacere, zucchero o miele, due fette biscottate.
Metà mattina: una spremuta d’arancia o di pompelmo oppure un’arancia o un mandarancio o due mandarini.
Pranzo: pesce fresco o surgelato lesso; verdure preferibilmente cotte; condire con olio extravergine di oliva e succo di limone; pane tostato; frutta, preferibilmente cotta.
Pomeriggio: latte caldo con zucchero o miele oppure una spremuta d’arancia o di pompelmo.
Cena: brodo vegetale con pasta o riso, due/tre cucchiaini di formaggio grattugiato; carne bianca cucinata semplicemente; verdure preferibilmente cotte; condire con olio extravergine di oliva e succo di limone; pane tostato; una porzione di frutta, preferibilmente cotta.