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La Green Economy italiana è da medaglia d’oro (ma in pochi lo sanno) ***

Dall’analisi dello stato di salute dell’economia verde alla presentazione di prodotti innovativi. Dall’economia circolare all’efficienza energetica. I dati diffusi a Ecomondo che dobbiamo sapere

Ecomondo 2016 è in corso alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, la ventesima edizione di Ecomondo, l’appuntamento di riferimento per istituzioni, imprese e operatori dell’industria della green economy e dell’economia circolare è la fiera italiana delle novità della green economy e dei green jobs. Al suo interno, tra i momenti più attesi vi sono gli Stati Generali della Green Economy.

Gli Stati Generali delle Green Economy 2016- momento di riflessione e di incontro di associazioni di aziende sostenibili e di stakeholder – hanno divulgato la Relazione 2016 sullo stato della green economy, che ha come titolo “L’Italia in Europa e nel mondo”. L’occasione è stata la ventesima edizione di Ecomondo inaugurata ieri alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

La green economy italiana, come emerge dalla Relazione, esprime eccellenze a livello europeo che, se adeguatamente promosse e supportate, potrebbero tradursi in investimenti e nuova occupazione. Analizzando le otto tematiche strategiche (emissioni di gas serra, rinnovabili, efficienza energetica, riciclo dei rifiuti, eco-innovazione, agroalimentare di qualità ecologica, capitale naturale e mobilità sostenibile) con 16 indicatori chiave e mettendo a confronto l’Italia con le altre quattro principali economie europee (Germania, Regno Unito, Francia e Spagna), è emerso il dato che la green economy italiana – anche se non priva di debolezze – nel complesso si colloca addirittura al 1° posto. Un primato che deve far riflettere e agire.

Ancor più se si legge la seconda parte della ricerca incentrata sulla reputazione delle green economy nazionali. Ebbene l’Italia è l’unico grande Paese europeo che ha una percezione fortemente peggiore delle sue performance (al contrario della Germania che ha invece una percezione green superiore, come ad esempio nella leadership e cambiamento climatico dove è 36° per performance e 1° nella percezione).

Su questo in fiera è intervenuto anche il ministro Gian Luca Galletti che ha voluto sottolineare i passi storici stati fatti in campo ambientale: “Dobbiamo smettere di piangerci addosso e di descriverci come il fanalino di coda in campo ambientale, perché non è così. Lo dimostra l’accordo che abbiamo stretto con la Cina per un forum annuale sulla green economy”.

Cinema in classe A

Oggi 10 novembre ENEA e Green Cross Italia presenteranno il primo “Rapporto sul Cinema in classe A”, documento che ha per oggetto di studio i dati della filiera cinema in Italia, dalle produzioni alla visione in sala. Secondo i primi dati divulgati, se già oggi le produzioni applicassero protocolli certificati di efficienza energetica, si potrebbe praticare una riduzione stimata delle emissioni pari a 1.120 tonnellate di CO2, l’equivalente di un anno di consumi di gas di ben 1.200 famiglie italiane. Un paese in piena regola.

Prodotti novità e curiosità

In fiera, tante novità e le curiosità come una stazione di raccolta per i rifiuti tessili sanitari, ossia i pannolini, che altrimenti finirebbero (a tonnellate) nel rifiuto secco. Un triciclo fotovoltaico a pedalata assistita con un baule che contiene tutte le attrezzature necessarie alla pulizia: una pressa, un aspiratore e un hub compattatore. Lo scooter “amico del decoro” al quale è abbinato un aspiratore elettrico per consentire all’operatore ecologico di raccogliere le deiezioni animali. O gli oggetti di design realizzati dal recupero di pneumatici fuori uso.

10/11/2016

Letizia Palmisano

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